Ecco le parole di Soviero: "ma vafammokk a mammet,stu figl e na puttan,mokk a kella latrin e mammet.... stu figl na granda latriiiin...kell mammet kest fà aizz a bandierin...mannagg ......t'attakk ....te skiacc....stu figl e na puttan...stu figl e na granda troij.."
Traduzione: "non apprezzo tua mamma, vai a pisciare in una latrina...ma perchè hai alzato la bandierina? Mannaggia a te, e si che tua mamma era così una brava donna."
Vi chiederete: "Carlo, ma perché hai scelto un portiere per iniziare una rubrica sui bomber? Perchè non parli di Protti, Tomasson o Dario Hubner?" Semplicemente perché nessuno di questi tre è stato un vero bomber come io lo intendo.
Con bomber infatti io intendo uomini puri, uomini d'altri tempi, uomini che non pensano solo al calcio (o ai vari sport che praticano) come mera azione sportiva ma che sanno anche regalare ai propri tifosi delle gioie, delle "GIOIE TRASH".
Uno di questi è per l'appunto Soviero, un Napoletano di Nola che nella sua vita non si è mai fatto mettere i piedi in testa da nessuno, nemmeno dai più grandi campioni come Del Piero, al quale durante un Reggina-GIubentus ha dato, da vero gentiluomo, del ricchiune:
Possiamo, se vogliamo, vedere il nostro campione come rappresentante di quel "uomo-animale" che ormai è sempre più raro rinvenire nel mondo dello sport, quello più selvaggio, quello probabilmente " ..più uomo di tutti voi messi insieme" (cit.)
Eccolo in un'ultima dimostrazione di forza bruta:
Ovviamente non ho finito però sta mattina ho dei problemi intestinali e non riesco a concentrarmi. Quindi vi saluto.