domenica 4 settembre 2011

RECENSIONE: Shark in Venice


Titolo originale: Shark in Venice
Regia: Danny Lerner
Nazione: USA
Durata: 85minuti
Cast: Stephen Baldwin, Vanessa Johansson, Hilda van der Meulen, Giacomo Gonnella, Atanas Srebrev


Un cocktail gagliardo di tutto ciò che un film d'azione deve avere: un tesoro nascosto, un irrisolto enigma storico, un insidioso dungeon, dei famelici squali che si aggirano per il Canal Grande, la mafia, i ninja assassini...mischiamo assieme tutti questi elementi nella maniera più sconnessa ed irrealistica possibile, contorniamo il tutto con una scenografia e degli effetti speciali che sarebbero sicuramente d'avanguardia se fossimo negli anni '60 et voilà: Shark in Venice di Danny Lerner è bello che fatto.

Ma bando alle ciance! Rendiamo a questo film gli onori che merita: personalmente, se fossi incaricato di produrre una serie di uscite settimanali da edicola intitolata "I grandi Miti del trash" sicuramente metterei Shark in Venice in allegato con uno dei primi numeri, forse addirittura il secondo.

Ma vediamo di analizzare in veloce la trama dell'opera.
Il protagonista della storia è il tipico grintoso mascellone yankee, per giunta professore universitario di immersioni subacquee che, in seguito alla misteriosa scomparsa del padre a Venezia, si reca nella città sull'acqua per far luce sull'accaduto invischiandosi a suo malgrado in tutta una serie di appassionanti, pericolose e tenebrose vicende. Una volta arrivato si rende conto che il defunto paparino era sulle tracce del fantomatico tesoro della famiglia De' Medici, nel film antichi sovrani di Venezia (cose verosimili solo nell'Universo Marvel) e che era finanziato in questa sua impresa nientepopodimeno che da  un terribile boss mafioso, nel film interpretato dall'italiano Giacomo Gonnella. Dopo una serie avvincente di lotte con gli squali, combattimenti acrobatici con pseudo ninja della mafia ed una guerra fra i mafiosi e i carabinieri con tanto di mitra e bombe a mano tutti gli arcani riguardo pescecani e tesori nascosti saranno prontamente svelati.

Ad interpretare il ruolo del professor David Franks, l'Indiana Jones dei poveri, abbiamo il fratello sfigato di Alec Baldwin: Stephen, che forse ricorderete per il ruolo del senatore amante delle donne uccellute, Patrick Darling IV in Dirty Sexy Money. Per rinfrescarvi la memoria eccovelo in un raro filmato di repertorio.




Parlando di questo capolavoro del Trash con la T maiuscola non posso sicuramente non parlare degli effetti speciali, a mio avviso qualcosa di estremamente coraggioso. Non voglio assolutamente rovinarvi la sorpresa ma ritengo sia un mio inderogabile dovere anticiparvi che per girare questo film (sugli squali) non sono stati utilizzati veri squali in carne ed ossa. Gli animaletti che avrete il piacere di vedere durante il film non sono altro che spezzoni di documentari molto poco sapientemente montati fra due scene.

Devo ammettere che fin qui la mia recensione è stata un po' limitata, vi sono tanti altri dettagli che veramente meriterebbero di essere osannati uno per uno: i dialoghi in italiano maccheronico, gli inseguimenti INFINITI lungo porticati che si ripetono uno dopo l'altro assolutamente identici tra loro etc... per concludere Shark in Venice sarà sicuramente molto apprezzato dagli intenditori del brutto cinema. Curiosità finale, il film non è stato girato a Venezia e nemmeno ad Hollywood ma negli studi bulgari della Nu Image.

Vi lascio con il trailer.

CHE IL TRASH SIA CON VOI!